Punto chiave: Lobbismo

La vera democrazia non deve lasciarsi comprare o controllare dai potenti dell’economia. Io voglio una politica a favore dei cittadini comuni, per questo motivo mi batto contro il potere degli imperi patrimoniali e delle lobby economiche nell’UE.

Faccio parte di un gruppo trasversale di deputati fautori dell’integrità, della trasparenza e della lotta alla corruzione e m’impegno a favore di una maggiore trasparenza e del divieto di donazioni ai partiti da parte delle imprese.

Dopo Washington D.C., Bruxelles è la città con la maggiore concentrazione di lobbisti al mondo. Nessun candidato alla presidenza degli Stati Uniti riesce ad affermarsi senza i contributi per la campagna elettorale provenienti da Wall Street. Nell’UE la situazione non è molto diversa. Visto che praticamente non esiste un’opinione pubblica europea, il lobbismo a Bruxelles e Strasburgo è praticato con particolare sfrontatezza. Il documentario "The Brussels Business", trasmesso dal canale Arte, mostra bene come funziona tale lobbismo. Un esempio di Transparency International 

Naturalmente anche i sindacalisti e gli ambientalisti sono, stricto sensu, una lobby, ma sono meno facoltosi e meno potenti. Le lobby finanziarie invece costituiscono un “sistema”. Il fatto che i governi e i Parlamenti rendano i mercati finanziari sempre più grandi, più potenti e più complessi tramite la deregolamentazione dipende anche dalla carenza di conoscenze che permettano loro di formulare buone leggi. Sono i banchieri d’investimento a formulare le leggi per il settore in cui operano.

Ecco perché non mi batto solo per una maggiore trasparenza, ma affinché siano vietate le donazioni ai partiti da parte delle imprese e per l’imposizione di un tetto massimo alle donazioni da parte di privati. Infine, mi sta molto a cuore la protezione giuridica degli informatori che portano alla luce gli scandali.

Nella mia battaglia parlamentare contro le lobby, io e il mio team ci sentiamo come Davide contro Golia. In Parlamento, infatti, ci sono addirittura dei deputati dei gruppi più grandi ai cui vengono affiancati, e forse anche pagati, dei collaboratori che provengono direttamente dal mondo dell’industria. Per questo motivo collaboro con organizzazioni che fungono da contrappeso alle lobby finanziarie, quali Corporate Europe Observatory e Finance Watch. Quando io stesso incontro dei rappresentanti delle lobby economiche per approfondire le mie conoscenze sulle loro posizioni e sulle loro strategie, lo comunico, ad esempio pubblicandolo su Facebook, e divulgo il contenuto della conversazione. Non percepisco alcuna entrata aggiuntiva proveniente dal settore privato.