Chi sono

18/04/2016

Mi presento

Sono nato a Groß-Gerau il 7 marzo 1980 da un sindacalista italiano e un’insegnante di lingua tedesca. L’Europa ha sempre fatto parte della mia vita: ho trascorso la mia infanzia al castello di Wolfsgarten dove mia nonna dirigeva un asilo, dai miei parenti a sud di Napoli, e a Darmstadt e dintorni. Sono cresciuto con mia madre che si è occupata da sola di me e del mio fratello maggiore; a 17 anni me ne sono andato di casa e ho lavorato in un bar e nell’edilizia.

Ben presto mi sono reso conto che l’ingiustizia sociale è sinonimo di stress. Allora ho deciso di accantonare la mia carriera di MC di un gruppo hip hop e il mio sogno di gioventù di studiare cinematografia e regia per dedicarmi all’attivismo politico. Mi sono impegnato in una rivista per giovani, come rappresentante studentesco e nel sindacato. La mia frequenza scolastica ne ha risentito. Mi sono guadagnato il diploma presso un istituto professionale prestando servizio civile in un ospedale.

Nel 2001 mi sono trasferito ad Amburgo, la città in cui avevo scelto di vivere, e ho proseguito gli studi in economia politica conseguendo una laurea presso l’università di Economia e Politica di Amburgo e presso l’università di Città del Capo in Sudafrica. A quel punto non avevo più dubbi: "It’s the economy, stupid."

Conclusi gli studi, ho lavorato come assistente di direzione per un’associazione patrocinata dalle Nazioni Unite che forniva consulenza alle imprese senza scopo di lucro. Mentre soggiornavo a Berlino per motivi privati, ho lavorato in un call center e come addetto alle pulizie dei bagni di un locale di musica techno, ma ho anche rinunciato a un colloquio presso la HSH Nordbank che in seguito, con la crisi finanziaria, sarebbe diventata un problema per Amburgo. Prima di tornare in Sudafrica ho anche lavorato come collaboratore scientifico nel Bundestag tedesco.

In Sudafrica ho conseguito un master in Relazioni Internazionali. Tornato in Germania, ho lavorato come collaboratore scientifico di numerosi deputati tedeschi del gruppo DIE LINKE nel campo delle questioni europee e della politica finanziaria. Nel frattempo sono diventato padre di un maschietto e ho conseguito un master in Economia Politica Internazionale presso la Scuola di Berlino di Economia e Diritto. In seguito sono diventato docente di macroeconomia presso questo stesso istituto e ho lavorato per Sahra Wagenknecht, deputata del Bundestag tedesco.

Nel giugno 2014 sono stato eletto al Parlamento europeo di Bruxelles e Strasburgo per il partito DIE LINKE in rappresentanza della circoscrizione elettorale di Amburgo e della Renania Settentrionale-Vestfalia. Ora faccio il pendolare tra Bruxelles, la città in cui abito, Amburgo, Strasburgo, la Renania Settentrionale-Vestfalia e Berlino.

La politica ha svolto un ruolo importante anche nella mia famiglia. Il mio nonno italiano era un partigiano che ha combattuto per liberare l’Italia dal fascismo. Aveva riposto grandi speranze nell’integrazione europea, ma si sarebbe indignato per ciò che è diventata. Per questo motivo mi batto per un’Unione europea a favore della gente comune, contro la competizione salariale al ribasso tra i disoccupati del mercato unico e affinché la maggioranza non debba pagare il conto per le banche.

Amo trascorrere il mio tempo libero con mio figlio sui campetti di calcio o dedicandomi ai miei hobby: le bici da corsa classiche, i film e i dischi di musica soul. Raramente riesco ad andare allo stadio a tifare per la mia squadra del cuore, il FC St. Pauli. Trascorro volentieri le mie vacanze sulle piste da sci o praticando il surf e mi rilasso giocando a squash e a calcio, quando la fitta agenda di appuntamenti in Parlamento me lo consente.

Che cosa rappresento in Parlamento?

Nel Parlamento europeo mi occupo prevalentemente di politica economica. Lotto soprattutto per una politica europea nell’interesse dei cittadini comuni e, di conseguenza, contro gli ingiusti diktat di tagli che hanno avuto effetti devastanti sull’economia. Inoltre, sono a favore degli investimenti pubblici invece della svendita dei beni pubblici. Le banche e i mercati finanziari devono essere regolamentati, i paradisi fiscali devono essere smantellati.

Mi impegno anche a contrastare gli accordi di libero scambio in programma con gli Stati Uniti e il Canada e combatto l’influenza delle lobby economiche sul Parlamento. In aggiunta, appoggio il rafforzamento dei lavoratori e, di conseguenza, dei sindacati.

Nella commissione per i trasporti, chiedo la tutela delle condizioni di lavoro nei porti e negli aeroporti e combatto contro la privatizzazione delle ferrovie, nello spirito dell'iniziativa tedesca "Ferrovia dei cittadini e non della Borsa" (Bürgerbahn statt Börsenbahn).